Il regime penale nell’esercito italiano durante il conflitto mondiale: decimazione, processi sommari, lunghe condanne alla reclusione, ritorsioni sulle famiglie. Lottare contro la guerra significa diserzione rivoluzionaria! ), si trasformò in breva in una guerra di posizione, fatta di sanguinosi assalti a posizioni fortificate che portavano ad avanzamenti di qualche chilometro (quando andava bene) a prezzo di ingenti perdite umane. Un caso di decimazione fu quello avvenuto sull’Altopiano di Asiago durante la Strafexpedition. In conclusione, la giustizia militare è stato un potente mezzo per reprimere gli atti di indisciplina della truppa in una maniera, come si è visto, severa e crudele. a) Forme di esaltazione della guerra. “L’applicazione di criteri repressivi ha compiuto un salto di qualità, non ha più considerato la colpa individuale, è passata a giustiziare indiscriminatamente non potendo discernere le responsabilità dei singoli: è lo stesso principio della decimazione” (7) (Monticone). These cookies do not store any personal information. – Tiri una fucilata a quel vigliacco! È il sintomo di una frattura interna grave fra l’autorità di comando e parte delle truppe. Il 28 maggio, due giorni dopo, “il comando del reggimento (in conformità anche alle superiori disposizioni) per dare un esempio che servisse da ammonimento alla massa […] condannava a morte un sottotenente, tre sergenti ed altri otto militari di truppa” (8). Il fenomeno della diserzione non c'è stato solo nella prima guerra mondiale, quando Cadorna e altri comandanti europei ricorrevano spesso alla decimazione pur di combattere il fenomeno. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. Consultando i siti web dei due rami del Parlamento, si può constatare che alla data del 21 dicembre 2016, l’esame parlamentare della proposta di legge in questione risultava ancora fermo presso la Commissione difesa del Senato (alla quale è stato assegnato il 5 febbraio 2015). Neppure il maggiore si muoveva. La Camera dei Deputati ha recentemente approvato all'unanimità (un solo astenuto) un disegno di legge che prevede la completa riabilitazione militare di tutti i soldati italiani fucilati, nel corso della Prima Guerra Mondiale, dai tribunali militari con l'accusa di diserzione, fuga di fronte al nemico, rivolta e ammutinamento. Tali esecuzioni, per crimini come la diserzione e la codardia, rimangono fonte di controversie con alcuni che credono che molti di quelli giustiziati debbano essere graziati perché soffrono di quello che ora viene chiamato shock da shell. 7-mag-2021 - Esplora la bacheca "Prima Guerra Mondiale" di Giuseppe su Pinterest. c) Una guerra di tutti contro tutti 14) Cosa sono la renitenza alla leva, la diserzione e l'autolesionismo? Il vescovo, riferendosi ai disertori della prima guerra mondiale, dice chiaramente che "giustiziarli fu un atto di violenza ingiustificato, gratuito, da condannare". Fu usata da tutti i principali combattenti della guerra, sia per proteggere il segreto delle operazioni militari sia per proteggere la popolazione da cattive notizie. In che cosa consiste la proposta di legge è presto detto: con l’articolo 1 si provvede all’attivazione d’ufficio della procedura per la riabilitazione dei militari condannati a morte nel corso della Prima guerra mondiale per reati di assenza dal servizio (diserzione) e per i reati in servizio, come lo sbandamento, e i fatti di disobbedienza, ancorché collettiva; restano esclusi i responsabili di delitti che sarebbero stati tali anche in tempo di pace, … Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 18 mag 2021 alle 19:19. La sera del 26 maggio 1916, sulle pendici di Monte Mosciagh, i nemici attaccano. These cookies will be stored in your browser only with your consent. Voci in vetrina in altre lingue senza equivalente su it.wiki, Carta dell'Europa nel 1914 (sopra) e nel 1924 (sotto), Per informazioni dettagliate sulle perdite vedi, Il ruolo degli intellettuali e della stampa. ... Fantasmi della diserzione Wu Ming 1, scrittore Non si può che ripartire da qui. In tutta Italia, ma anche in Europa e oltreoceano imponenti manifestazioni di solidarietà al popolo palestinese, A organizzare la kermesse letteraria in programma per giugno nella città umbra c’è Altaforte, casa editrice di riferimento della tartaruga frecciata. Il primo dato che colpisce è l’ampiezza del fenomeno: su circa 5 milioni e 200.000 italiani mobilitati, ci furono 870.000 denunce all’autorità giudiziaria di cui 470.000 per renitenza alla chiamata (la maggior parte residenti all’estero). Non sempre ci fu clemenza nei giudici militari, anche per le forti pressioni del Comando Supremo; bisognava agire con durezza e inflessibilità altrimenti si veniva spediti al fronte. ... diserzione e ammutinamento tra le truppe, ricorrendo spesso a giudizi severi e scarsamente rispettosi dei diritti degli imputati. Solo sul finire degli anni Sessanta, in Italia, come pure in Francia, gli archivi militari furono aperti (1) e gli storici ebbero finalmente accesso ai documenti conservati nelle “buste” stipate da decenni nei sotterranei del Ministero della Difesa. L’Atlante delle stragi naziste e fasciste: una richiesta di giustizia, Arrigo Boldrini e l’idea della democrazia includente, In treno per Auschwitz e Birkenau. Un insieme di norme, varate già in seguito alle campagne coloniali italiane, prevedeva degli interventi a favore delle famiglie dei soldati dispersi, mentre … Sarà stata una rivolta consapevole la loro, sarà stato l’istinto alla sopravvivenza, questi uomini meritano il nostro rispetto perché hanno avuto il coraggio di gridare il loro rifiuto della guerra. Salvatore Pugliese, ricercatore universitario a Paris X-Nanterre, Stampato il 20/05/2021 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/servizi/la-grande-guerra-morire-mano-amica/, Il database di INSMLI e ANPI, un potenziale strumento di azione politica per ottenere dalla Repubblica Federale Tedesca e dall’Italia una piena assunzione di responsabilità. Sostieni Patria Indipendente.Riceverai i numeri speciali cartacei. Lo svela un numero di telefono nella sezione “contatti” del sito della rassegna. M5. Introduzione 1.1 Un nuovo modo di combattere: la guerra di trincea Le nuove armi Quando, nell’agosto del 1914, iniziarono le operazioni di guerra, erano passati 44 anni dall’ultimo importante conflitto sul territorio europeo: la guerra franco-prussiana del 1870. Consulta la nostra cookie policy per saperne di più sui cookies e come negare il consenso all’utilizzo. Ci sembra appena il caso di richiamare ancora una volta, a questo proposito, il significativo messaggio inviato il 4 maggio 2015 dal Capo dello Stato, in occasione di un Convegno organizzato dal Museo storico italiano della guerra di Rovereto; in esso, tra l’altro, il Presidente Mattarella aveva sottolineato la necessità di non “lasciare in ombra alcune pagine tristi e poco conosciute di quegli anni di guerra” riferendosi in particolare all’esercizio della cosiddetta “giustizia sommaria” da parte dei tribunali militari. Hans von Seeckt e la riforma militare tedesca 1919-1933, Dagli imperi militari agli imperi tecnologici – La politica internazionale dal XX secolo ad oggi, Politica e diplomazia in Italia tra XIX e XX secolo. Un connubio disgraziato quindi, perché in quel contesto serviva invece un controllo da parte del potere civile sull’operato dei militari, come avveniva in tutte le altre democrazie europee. In Gran Bretagna, nonostante il maggior numero di mobilitati – 9 milioni – furono giustiziati 346 uomini su 3.080 condannati a morte, anche qui declinarono negli ultimi due anni di guerra per le pressioni dell’opinione pubblica e del parlamento inglese sui Comandi militari. In Germania su 150 condanne a morte ne furono eseguite 46 (10). 135 codice penale militare). La prima guerra mondiale ha lasciato dietro di sè una scia di vittime ignorate per decenni dai censimenti ufficiali e dalla memoria pubblica. La vicenda di questi soldati non ci lascia indifferenti, essa “lungi dall’essere una specie di antistoria dell’Italia combattente nel 1915/18, è parte integrante della storia di quella guerra e dell’esercito che l’ha combattuta e sofferta” (Monticone). Le dichiarazioni di guerra e di neutralità), Le origini del Blitzkrieg. Era composta da tre membri militari e tre parlamentari interventisti. Ma non fu solo l’attività dei tribunali militari con le sue leggi draconiane a far strage dei nostri soldati, bensì tutto il comportamento dei comandi che attuarono processi sommari, quelli senza alcuna garanzia giuridica per l’imputato, ed esecuzioni dirette nel corso delle battaglie sparando sui “codardi”, fatti questi di cui non c’è quasi mai traccia nei registri militari. I nomi dei militari fucilati nel corso della prima Guerra mondiale in forza del disposto dell’articolo 40 del codice penale per l’esercito, approvato con regio decreto 28 novembre 1869, e della circolare del Comando supremo n. 2910 del 1° novembre 1916 verranno inseriti, su istanza di parte presentata al Ministro della difesa, nell’Albo d’oro del … Fra i reparti attendati non in primissima linea, c’è il 141° fanteria. […] Non si accusi il popolo, il popolo che ha sempre avuto troppa pazienza” (3) (Ungaretti). Ma una lotta dopo l’altra, qualcosa si muove. Di tracce ce ne sono tuttavia nella letteratura e nella memorialistica: [Altopiano di Asiago, è in atto un massiccio bombardamento austriaco e gli italiani cominciano ad attaccare], “[…] l’aspirante Perini si rizzò, in mezzo ai suoi soldati, e prese la fuga. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website. Nel 1914 l’Italia era ancora legata alla Germania e all’Austria per mezzo della Triplice Alleanza, rinnovata nel 1912.  (Valerio Strinati). “Una prassi – si leggeva nel messaggio – che includeva la fucilazione immediata, senza processo, e persino il ricorso – sconcertante, ma incoraggiato dal comando supremo – alle decimazioni: soldati messi a morte, estratti a sorte, tra i reparti accusati di non aver resistito di fronte all’impetuosa avanzata nemica, di non aver eseguito ordini talvolta impossibili, di aver protestato per le difficili condizioni del fronte o per la sospensione delle licenze”. Hurrà! La denuncia di Giuseppe Ungaretti. CasaPound dietro il festival Todi città del libro? Il maggiore lo vide prima di me, quando ci passò vicino, e me lo indicò. Il contributo di Salvatore Pugliese aggiunge ulteriori dati e ulteriori elementi di riflessione su una questione che investe direttamente il tema della narrazione pubblica della Grande Guerra, rivisitata nella prospettiva di chi – e fu la stragrande maggioranza del popolo italiano – subì una guerra non voluta e pagò il prezzo più alto di sangue e di sacrificio. Su questo punto, peraltro, il testo licenziato dalla Camera prevedeva l’esatto opposto, ovvero un atto di riparazione da parte della Repubblica nei confronti dell’accertata ingiustizia compiuta ai danni di persone innocenti. in una rubrica intitolata “La marcia della verità” e suscitò una generale indignazione. Prima guerra mondiale: il giovane Alek, principe austro ungarico è in fuga sul suo Camminatore, mentre di là dalla Manica una ragazza si traveste da maschio per diventare pilota dell'aviazione britannica. Dall'attentato di Sarajevo alla mobilitazione generale dell'Austria-Ungheria; vol. Gian Piero Scanu (proposta di legge n. 2741, Disposizioni concernenti i militari italiani ai quali è stata irrogata la pena capitale durante la prima Guerra mondiale), finalizzata ad attivare il procedimento giudiziario per la riabilitazione dei soldati italiani condannati alla pena capitale nel triennio 1915-18, nonché per restituire l’onore militare e riconoscere la dignità di vittime di guerra a quanti furono passati per le armi senza processo con la brutale pratica della decimazione o per esecuzione immediata e diretta da parte dei superiori. Plotone di esecuzione. Sentiamo l’opinione di Ungaretti, il poeta-fante: “Nell’esercito non c’era coesione: tra i diversi gradi della gerarchia e soprattutto tra truppa e ufficiali, c’era un abisso; io ero soldato semplice, io ero truppa, e tutti i miei compagni, i miei migliori amici erano ufficiali; posso quindi parlare con assoluta imparzialità. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. Forcella- Monticone, op. 00776550584. Richard W. Mansbach, Kirsten L. Rafferty, Japan in the Great War: Diplomacy & Internal Politics - Tsingtao Campaign, Il salvataggio dell'Esercito Serbo (dicembre 1915 - febbraio 1916), La Strafexpedition sugli Altopiani, la prima vittoria difensiva italiana, VIIIª battaglia dell'Isonzo, fino alle difese di Trieste, IXª battaglia dell'Isonzo, muore l'imperatore, History of the Balkans: Twentieth century, 2, Albania: fronte dimenticato della Grande guerra, Novant'anni fa la battaglia di Caporetto - ottobre 1917. SOLDATI E PRIGIONIERI ITALIANI NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE Giorgio Caredda Nel gran macello che caratterizzo tutti i fronti del conflitto, le undici of fensive lanciate dall'esercito italiano sull'Isonzo tra il maggio 1915 e l'ot tobre 1917 spiccano tra le carneficine piu tremende, piu prolungate e piu inutili. Ma è dalla lettura delle sentenze, con il loro arido linguaggio burocratico e giuridico, che si coglie in tutta la sua gravità la natura aspra e disumana della giustizia militare: condanne a morte o lunghi anni di reclusione per essere rientrati dalla licenza con una settimana di ritardo o per aver lanciato pubblicamente delle ingiurie del tipo “Abbasso la guerra!” o per essersi procurati delle ferite corporali. – mi gridò il maggiore. cit. Senza elmetto, la faccia stravolta, l’aspirante urlava: – Hurrà! Patria Indipendente, il periodico antifascista con aggiornamenti quotidiani. L’atto più grave e terribile di rigore disciplinare è sicuramente rappresentato dai processi sommari, di cui la decimazione costituisce l’aspetto più tremendo. Morire da innocente, il massimo grado dell’ingiustizia. Nell’esercito italiano dominava il “terrore più terrificante”, come ebbero a scrivere nella loro relazione i componenti della Commissione Parlamentare d’Inchiesta (6), istituita nel 1919 sui fatti di Caporetto. Nelle forze armate statunitensi, nelle forze armate britanniche, della Nuova Zelanda, di Singapore e canadesi, e nelle forze di difesa australiane, il personale militare diventa AWOL (assente senza permesso) se manca dal suo posto senza una valida autorizzazione. Raccapriccianti automutilazioni e sentenze ancor più spaventose. a) Uuna guerra che prevede la presenza al fronte, in trincea di tutti i cittadini dei paesi coinvolti b) Guerra combattuta per terra, mare, aria da quasi la totalità delle grandi potenze mondiali. La prima guerra mondiale fu un conflitto che coinvolse le principali potenze e molte di quelle minori tra il 28 luglio 1914 e l'11 novembre 1918. Egli continuava a gridarmi: – Tiri una fucilata a quel vigliacco!” (5) (Lussu).Â. La circolare di Cadorna del 1° novembre 1916 legittima tale aberrazione: “non vi è altro mezzo idoneo per reprimere i reati collettivi che quello di fucilare immediatamente i maggiori colpevoli, e allorché accertamento identità personali dei responsabili non è possibile, rimane ai comandanti il diritto e il dovere di estrarre a sorte tra gli indiziati alcuni militari e punirli con la pena di morte”. Al 2 settembre 1919, data in cui con un decreto fu concessa la cosiddetta “amnistia ai disertori” (chiamata così perché il reato più diffuso fu la diserzione), la giustizia militare aveva definito 350.000 processi pronunciando 140.000 sentenze di assoluzione e 210.000 condanne (Monticone). In nessun altro Paese occidentale la giustizia militare ha raggiunto un così alto livello di repressione. Appunti sui dispersi della Grande guerra ( Il saggio affronta il tema dei soldati dispersi nella prima guerra mondiale, per svariate ragioni non ancora analizzate a fondo dalla storiografia. La circolare fu resa nota al grande pubblico nel 1919 dal quotidiano socialista Avanti! “Al fine di promuovere una memoria condivisa del popolo italiano sulla prima guerra mondiale, il Comitato tecnico-scientifico per la promozione d'iniziative di studio e ricerca sul tema del 'fattore umano' nella Grande Guerra, di cui al decreto del Ministero della difesa 16 ottobre 2014, promuove la pubblicazione dei propri lavori, in forme che assicurino la massima … Un numero rilevante di provvedimenti di estremo rigore che raggiunge il suo acme nel 1917 con la rotta di Caporetto, di cui ci occuperemo in un prossimo articolo. La loro è un’opposizione di tipo pre-ideologico e apolitico, una reazione spontanea, immediata “è una sorda lotta per l’esistenza fra chi vuole costringere l’uomo a morire e l’uomo che si mutila per non morire” (2) (A. Frescura). Nella Prima Guerra … Le guerre si portano, a guisa di tragico corredo, una infinita serie di orrori e di costi, centinaia di migliaia di morti sul campo, negli ospedali, di invalidi destinati a misera esistenza, di prigionieri. © 2021 Associazione Nazionale Partigiani d’Italia - C.F. III: L'epilogo della crisi del luglio 1914. ITALIA CONTEMPORANEA - Ritorneranno? Visualizza altre idee su prima guerra mondiale, guerra mondiale, mondiali. La Camera dei Deputati ha recentemente approvato all'unanimità (un solo astenuto) un disegno di legge che prevede la completa riabilitazione militare di tutti i soldati italiani fucilati, nel corso della Prima Guerra Mondiale, dai tribunali militari con l'accusa di diserzione, fuga di fronte al nemico, rivolta e ammutinamento. This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Salvatore Pugliese affronta, nel contributo che pubblichiamo, una delle pagine più tragiche della storia della partecipazione italiana alla prima Guerra mondiale, aprendo un ampio squarcio sull’efferata crudeltà con cui la disciplina militare venne applicata alle truppe combattenti, sia dai tribunali militari, sia nelle modalità sommarie prescritte dal Comandante supremo Luigi Cadorna, di esecuzione sul campo, ad opera degli ufficiali in comando, di quanti in vario modo, tentarono di sottrarsi alla carneficina, oltre che attraverso la terribile prassi delle decimazioni; una vicenda, quella della cosiddetta giustizia militare, rimasta a lungo taciuta e riportata alla luce alla fine degli anni 60, grazie all’impegno di storici come Enzo Forcella e Alberto Monticone (Plotone di esecuzione fu pubblicato da Laterza nel 1968), proseguito da ulteriori approfondimenti, come quello più recente, di Irene Guerrini e Marco Pluviano (Le fucilazioni sommarie nella Prima guerra mondiale, pubblicato dall’editore Gaspari nel 2004). Si veniva fucilati senza alcuna prova di colpevolezza diretta. Escludendo questi ultimi, ben 400.000 sono quindi le denunce per reati commessi sotto le armi. 81-83. “Le grande mérite de Pétain est d’avoir compris qu’il recevait comme don une armée qui n’avait pas envie de se battre avec les méthodes jusqu’alors employées et qui entendait être traitée tout autrement» (, Bianchi “ Exécutions sommaires et condamnations à mort au sein de l’armée italienne durant la Grande Guerre», pp.237-245, in «La Grande Guerre – Pratiques et expériences» a cura di R. Cazals, E. Picard, D.Rolland, ed. Retaggio di epoca romana, la decimazione, di cui solo l’Italia tra tutti i Paesi belligeranti ha fatto uso, serviva a reprimere atti di ammutinamento: i militari venivano estratti a sorte fra gli indiziati e fatti passare per le armi. Codice alla mano, risalente al lontano 1859 (! I 300 soldati giustiziati per diserzione durante la Prima Guerra Mondiale sono ormai stati perdonati. ), i tribunali hanno applicato le norme in maniera estensiva addirittura adottandone alcune illegittime, come l’esclusione dell’ubriachezza dalle attenuanti: “L’ubriachezza del colpevole non importerà mai diminuzione di pena pei reati di rivolta, ammutinamento ed insubordinazione” (art. – È probabile che, nella furia del panico, gli austriaci fossero penetrati talmente dentro di lui, che egli gridasse per loro. Nel Centenario della Prima guerra mondiale, intendiamo togliere la sordina a questi fatti sia per rispetto della memoria delle vittime, di cui chiediamo la loro riabilitazione, sia per amore della verità storica. Le Circolari di Cadorna incitano gli ufficiali ad adoperare ogni mezzo per costringere i soldati a battersi: “Ognuno deve sapere che chi tenti ignominiosamente di arrendersi e di retrocedere, sarà raggiunto, prima che s’infami, dalla giustizia sommaria del piombo delle linee retrostanti e da quella dei carabinieri incaricati di vigilare alle spalle delle truppe, sempre quando non sia stato freddato da quello dell’ufficiale”. Questo sito utilizza cookie per offrirti un’esperienza di navigazione ottimizzata. Le condanne per DISERZIONE furono così distribuite nei 4 anni di guerra : 10.272 nel 1915, 27.817 nel 1916, 55.034 nel 1917, Una folta schiera di processati e condannati che testimonia, da un lato, la severità e l’eccessivo rigore dei comandi militari, dall’altro, il dissenso di molta parte della truppa verso l’atteggiamento autoritario dei superiori. II: La crisi del luglio 1914. Sentenza n. 16, pp. Nel Centenario della Prima guerra mondiale, intendiamo togliere la sordina a questi fatti sia per rispetto della memoria delle vittime, di cui chiediamo la loro riabilitazione, sia per amore della verità storica. Si era procurato lesioni alla mano in due diverse occasioni. Le fucilazioni sommarie nella Prima guerra mondiale Fucilazione di un soldato, da "Storia illustrata", n. 2, 1981. ↑ Procacci, Giovanna: Soldati e prigionieri italiani nella Grande Guerra, Turin 2000; Gibelli, Antonio: L’officina della guerra. Molti sono i film che negli anni hanno raccontato la Prima Guerra Mondiale, il cinema come sempre accade rielabora dei fatti e ne fornisce un’interpretazione. Uno degli aspetti poco indagati dalla storiografia ufficiale italiana, ma non per questo meno drammatici, fu la repressione interna, l’applicazione cioè di norme per il mantenimento della disciplina tra i soldati durante la Grande Guerra. Nella sentenza denominata “La vita per un dito” (4) si racconta di D.B.A., 23 anni, nato in Germania (figlio quindi di emigranti che non si è sottratto alla chiamata alle armi), del 7° alpini, condannato dal Tribunale militare di guerra del IX Corpo d’Armata alla pena di morte col mezzo della fucilazione nel petto per automutilazione. Io sentivo il maggiore, ma guardavo l’aspirante, senza muovermi. E perché. Si sono anzi alleati. I: Le relazioni europee dal Congresso di Berlino all'attentato di Sarajevo; vol. Nella prima guerra mondiale, furono eseguite le esecuzioni di 306 soldati britannici e del Commonwealth. Anche la più ottimistica previsione sulla durata delle Legislatura, non fa ben sperare su una sollecita conclusione dell’iter di un’iniziativa legislativa, che, se accolta nel testo licenziato dall’Assemblea di Montecitorio, avrebbe costituito un importante atto di civiltà, collocandosi inoltre, in occasione delle scadenze del centenario, in un più ampio contesto europeo e mondiale di ripensamento del dramma costituito dal primo atto di una trentennale guerra civile europea. L’invito a ricordare, così autorevolmente espresso, è stato raccolto, nella presente Legislatura, da una proposta di legge sottoscritta da numerosi deputati, primo firmatario l’on.
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